lunedì 6 maggio 2013

CALCIO, NINO BARRACO SI RACCONTA



“Il calcio è la mia vita, una passione che coltivo da quando ero bambino e sognavo di giocare in una grande squadra”. Esordisce così il marsalese Nino Barraco, mezzo secolo di vita, oggi attaccante in forza allo Sport Club Marsala 1912, con alle spalle una carriera di tutto rispetto iniziata nella stagione 1981-82 nel Lumezzane, poi un cammino proseguito indossando le casacche delle più prestigiose squadre siciliane. “Dopo essere tornato dalla Lombardia in Sicilia – dice l’attaccante -, ho iniziato a giocare nell’Aurora Marsala allenata da Andrea Chico, un tecnico che mi ha insegnato i segreti del calcio”. Le esperienze che lo hanno fatto crescere sia come uomo che come giocatore sono quelle legate al Trapani e al Palermo. “Resteranno gli anni più belli e intensi della mia carriera – ha poi continuato -. In quelle stagioni con Ignazio Arcoleo, uomo di grande professionalità e umanità, sono diventato un vero giocatore professionista: con lui ho pure giocato in serie B con la maglia del Palermo e, proprio all’esordio, ho segnato una delle reti più belle da quando sono in attività: quel giorno di fronte c’era il Brescia e non dimenticherò mai la folla dello stadio e l’emozione per avere festeggiato la mia prima presenza tra i cadetti con una rete. Temevo molto gli umori della gente perché venivo da mezza stagione giocata nella “rivale” Catania. Per fortuna andò tutto bene e con i tifosi del Palermo fu subito amore”. L’esperienza in serie B poteva essere un trampolino di lancio verso quel sogno che porta diritti nella massima serie ed invece non è stato così. “Rimpianti? Probabilmente non aver mai giocato in serie A: un vero peccato perché ho disputato tutti i campionati dai dilettanti fino alla serie B: sarebbe stata una vera e propria ciliegina sulla torta”.
Alle soglie dei cinquant’anni e pur avendo ottenuto il patentino di allenatore Nino Barraco non vuol saperne di appendere le scarpette al chiodo. Continua ad incantare con le sue magistrali punizioni e con quel tocco felpato disegna traiettorie dritte all’incrocio dei pali che, ancora, lasciano di sasso molti portieri. “Mi allenano ancora come fa un professionista, con tutti i sacrifici che comporta alla mia età e ho tanta voglia di giocare”. 
Jack Ballarò

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